Mendrisio crescita mercato immobiliare

Zone di confine dall’allure internazionale, paesaggi suggestivi spesso sottovalutati: sono solo alcune delle ragioni di un mercato immobiliare in ascesa.

 

Articolo di Sarah Ferrari Giussani, direttrice Capifid Immobiliare

Spesso considerato, a livello immobiliare, una sorta di “fratello minore” di altre zone del Canton Ticino come Luganese o Locarnese, il Mendrisiotto sta dimostrando in questi anni di essere un mercato in ascesa, con grandi potenzialità nel breve e nel lungo periodo.

Ne abbiamo parlato con Sarah Ferrari, direttrice di Capifid Immobiliare, realtà che opera in tutto il Ticino ma che ha un forte legame proprio con il distretto di Mendrisio a cominciare dalla sede operativa, che si trova a Chiasso.

Qual è il presente del mercato immobiliare del Mendrisiotto?

Al di là di stereotipi e confronti con altre zone del Ticino, il mercato immobiliare del Mendrisiotto funziona molto bene e non è un caso che negli ultimi cinque-sei anni molti miei colleghi del Luganese abbiano intensificato l’attività di questa zona.

A mio avviso il motivo della crescita è legato a un mercato più ponderato, capace di rivolgersi a una tipologia di clienti variegata e di offrire numerose possibilità per tutte le tasche. Non è raro che anche chi inizia la ricerca nel Luganese sposti poi il proprio obiettivo a Mendrisio, Chiasso e dintorni per cercare case singole e ville, perché ci sono più zone verdi e le città sono maggiormente a misura d’uomo.

Non dimentichiamo poi la vicinanza con l’Italia (Como, Varese e Milano sono davvero poco distanti) e con l’aeroporto di Malpensa: tanti nostri clienti viaggiano spesso per lavoro proprio in aereo.

Dal punto di vista strategico, come si distingue il mercato immobiliare del distretto di Mendrisio?

Per tanto tempo il Mendrisiotto ha sofferto l’evidenziamento di difficoltà, da parte dei media, che in realtà sono comuni a tante altre zone, mentre invece è un’area capace di offrire qualcosa di davvero interessante, alle famiglie e non solo. Anche a livello di seconde residenze vi sono numerosi comuni con contingenti disponibili.

Osservando la realtà dell’area di Mendrisio “dall’alto”, si possono poi individuare molti vecchi stabili che offrono al cliente mirato una possibilità di acquisto e ristrutturazione con un buon reddito nello stabile stesso.

Ci sono molti clienti della Svizzera interna che si rivolgono a noi e vogliono investire su questi tipi di immobili, che da subito possono essere redditizi e in un secondo momento si prestano a una ristrutturazione senza che quel reddito venga a perdersi. Non manca, naturalmente, chi vuole semplicemente comprare una casa o un appartamento e il Mendrisiotto dà la possibilità di farlo a prezzi più contenuti rispetto, ad esempio, al Luganese, o al Sopraceneri.

Com’è cambiata economicamente la gestione dell’acquisto di un immobile in quest’area?

In base alla mia esperienza si può individuare, qui nel Mendrisiotto, una “fascia” che va dai 950mila Franchi al milione e 300mila che noi tecnicamente chiamiamo “zona grigia”, ovvero dove le richieste sono numerose, ma anche dove il cliente spesso ha delle difficoltà nel finanziamento bancario.

Fino a qualche anno fa questa caratteristica della difficoltà del finanziamento bancario si produceva sicuramente su cifre più alte, le evoluzioni economiche e sociali degli ultimi anni hanno portato a un approccio bancario diverso, più prudenziale, richiedendo garanzie maggiori relative alla sostenibilità economica del cliente. Sembra poi un paradosso ma le ville più importanti hanno sempre un mercato a sé avendo la clientela mirata. Il Mendrisiotto offre in particolare abitazioni poggiate su terreni importanti, anche questo è di grande interesse per il cliente desideroso di poter godere della propria privacy.

Il valore al metro quadro del Mendrisiotto non è paragonabile a quello del Luganese, attirando dunque una clientela più variegata.

Il mercato odierno porta più a recuperare immobili già presenti o a costruirli da zero?

Considerando un lasso di tempo alquanto ampio si è pensato più a costruire da zero, ma negli ultimi anni c’è stata un’inversione di tendenza a vantaggio delle ristrutturazioni.

Mendrisio e il suo territorio stanno vivendo un periodo di grande crescita, ci sono diversi comuni che attirano l’attenzione di chi vuole venire a vivere in Ticino.

La logica del recupero va poi anche incontro a una filosofia di sostenibilità degli immobili: spesso si avverte il bisogno di ridare valore a edifici bellissimi ma datati, una necessità che va oltre il discorso economico, perché ristrutturare può costare, in alcuni casi, anche più che costruire da zero.

Come vede, dunque, la capacità di attrazione del mercato immobiliare del Mendrisiotto in prospettiva?

Penso che il Mendrisiotto, come mercato immobiliare, abbia grandi potenzialità: più in generale, il distretto è già capace di distinguersi per offerta culturale, artistica e anche commerciale.

È una zona di confine, con una grande storia, e ha il vantaggio di essere vicino tanto al Luganese quanto all’Italia. Io sono nata nel Luganese, che adoro, ma vivere nel Mendrisiotto è davvero bello avendo un tessuto sociale molto accogliente e trasparente: la stretta di mano ha ancora un grande valore.

La natura paesaggistica del Mendrisiotto porta in sé meraviglie difficilmente trovabili altrove con le sue valli e fiumi.

Mendrisio e Chiasso hanno anche un’aura internazionale essendo vicine al confine, realtà interessanti anche per questo aspetto.